Déjà-vu

Da un po’ di tempo abbiamo una strana e non gradevole sensazione che richiama alla mente cose già viste, già vissute e sperimentate. Riguarda il futuro del Casale della Cervelletta per il quale continuiamo a sperare che agli impegni e alle parole dei decisori, seguano finalmente i fatti.

Per spiegare il serpeggiare di questo sentimento negativo, è opportuno un breve riepilogo delle ultime vicende che, come Associazione Uniti per la Cervelletta, abbiamo potuto promuovere e verificare.

  • Il 24 settembre 2024 viene fatta richiesta di incontro pubblico con l’Assessore all’Ambiente Sabrina Alfonsi per aggiornare e far conoscere i progetti e le attività della Amministrazione Comunale nella salvaguardia e nel recupero del Casale. Sempre il 24 viene fatta richiesta di audizione alla dott.ssa Porro Soprintendente Speciale del SSABAP.
  • il 13 novembre, nei locali della Biblioteca Vaccheria Nardi, si tiene l’incontro con l’Assessora Alfonsi che risulta particolarmente utile chiarendo i rapporti e le tempistiche della Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma che è il soggetto attuatore dei 2.000.000 di euro iscritti nel PNRR (linea Caput Mundi) per il restauro della Cervelletta.
  • il 15 novembre, presso il Ministero della Cultura al San Michele, delegazione di Uniti per la Cervelletta incontra Daniela Porro Dirigente della Soprintendenza Speciale Belle Arti e Paesaggio di Roma che annuncia la chiusura entro dicembre 2024 del progetto definitivo per gli interventi PNRR e  l’avvio ravvicinato dei lavori. Il fatto negativo è la mancanza di fondi (600.000 euro) per il consolidamento e restauro della torre e quindi l’impossibilità di prevedere a fine lavori (primavera – estate 2026) un qualsivoglia utilizzo della struttura che quindi sarebbe ulteriormente  interdetta.
  • Gennaio 2025 Uniti per la Cervelletta sollecita audizione con  la Commissione   Ambiente del Comune di Roma per sollecitare il reperimento fondi per il consolidamento e il restauro della torre.
  • 17 febbraio 2025 audizione online commissione ambiente.  Si registrano  interventi del Presidente Palmieri, del Vicepresidente Diaco , del consigliere Piccolo e della Desideri  Assessora all’Ambiente del IV Municipio. A fronte delle richieste della Presidente Ortis e del vicepresidente Romano di Uniti per La Cervelletta  viene riportata (arch. Notarbartolo) l’ ipotesi di chiedere fondi (600.000 euro) per passare da opera provvisionale della torre (la cerchiatura ndr) a un restauro e consolidamento definitivo; richiesta in attesa dell’avvio dei lavori della Sovrintendenza.  Per garantire il restauro della torre viene poi  riportata  la proposta alla stessa Sovrintendenza di fare una variante del progetto attraverso il meccanismo del quinto d’obbligo.

Con questo sintetico sunto dello stato dell’arte e considerando il tempo trascorso (la bellezza di sei mesi) le domande e i dubbi sorgono spontanei. Quando partono i lavori relativi al PNRR? Il Comune o la Soprintendenza riescono a dialogare e definire come intervenire anche sul restauro della torre? Si potrà insomma e porre fine così all’odissea che accompagna il Casale della Cervelletta dal 2001, anno della sua acquisizione dal Comune di Roma.
Nel frattempo che il tempo passa, per accompagnare il lavoro delle Istituzioni ma anche per vigilare che non ci siano negative deviazioni di marcia, abbiamo lanciato una raccolta firme per garantire quel modesto ma risolutivo finanziamento di 600.000 euro. Abbiamo in poco tempo raggiunto 600 firme (594 per la precisione9) tra quelle raccolte tra i cittadini e quelle online. Ma sembra che questa sollecitazione non sia sufficiente. Per questo chiederemo una nuova audizione alla Commissione Ambiente del Comune di Roma. A breve, con incontro pubblico, presenteremo nuove iniziative e azioni di informazione di una situazione che ha dell’assurdo.

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Ancora una firma per la Cervelletta

Siamo vicini al recupero del Casale della Cervelletta. A breve partiranno i lavori di restauro di tutti gli ambienti del Casale grazie a 2 milioni di euro (PNRR). Ma non ci sarà il consolidamento e il restauro della Torre che continuerà a rappresentare un rischio.

IL CASALE RESTERÀ ANCORA CHIUSO
Con un relativo impegno economico il Comune di Roma potrebbe garantire il restauro della Torre e il ritorno della vita
nel Casale.

FIRMA PER IL RESTAURO DELLA TORRE

Come firmare: https://www.change.org/p/per-il-restauro-della-torre

Oppure inquadra il QR:

VENITE A FIRMARE E A DARCI UNA MANO

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Tesseramento 2025 a Uniti per la Cervelletta OdV

Stiamo lavorando per la salvaguardia e la tutela della Cervelletta ed in particolar modo per sollecitare le istituzioni competenti a completare il restauro e permettere la riapertura al pubblico del Casale che, con la sua Torre del XII sec., costituisce un patrimonio importante per i territori limitrofi e per tutta la città. Il nostro impegno e il coinvolgimento di cittadine/i è stato fondamentale per richiamare l’attenzione delle istituzioni ed ottenere la parziale messa in sicurezza della Torre. Tuttavia resta ancora molto da fare per giungere al riuso pubblico di un bene di notevole importanza storica e naturalistica quale è il Casale della Cervelletta e questo sarà possibile soltanto con una significativa adesione di tutti i cittadini a partire dagli abitanti di Colli Aniene e Tor Sapienza.
Il costo della tessera è di €10,00

COME ISCRIVERSI

  • Scaricare il MODULO DI ISCRIZIONE e rinviarlo compilato e firmato alla mail: visite@cervelletta.it
  • Pagare la quota sociale di €10,00 con bonifico bancario
    Beneficiario: Associazione “Uniti per la Cervelletta OdV”,
    IBAN: IT20D 03069 09606 100000402359
    Causale: Nome e Cognome – Quota sociale 2025
  • Consegnare il modulo di iscrizione compilato e pagare la Quota Sociale in occasione dell’Assemblea dei Soci calendarizzata per
    Domenica 9 Marzo alle ore 10:00 presso V Zona in Via Mozart, 7.

Per il rinnovo non occorre inviare i propri dati all’Associazione.

Per Info telefonare alla Segreteria: Daniela 339 1564562

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La Giornata Mondiale delle Zone Umide

Il 2 febbraio si celebra la Giornata Mondiale delle Zone Umide nel 54° Anniversario della ratifica della Convenzione di RAMSAR (Iran) da parte di 168 nazioni che ha sancito la tutela a livello globale delle zone umide quali habitat rilevanti per la conservazione della biodiversità. Per area umida si intende: “le paludi e gli acquitrini, le torbiere, i bacini, naturali o artificiali, permanenti o temporanei, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra, o salata, ivi comprese le distese di acqua marina la cui profondità, durante la bassa marea, non supera i sei metri”.

Lo slogan del 2025 è “Proteggere le zone umide per il nostro futuro comune – Valorizzare, proteggere, ispirare” in relazione al ruolo di mantenimento degli equilibri ecologici e delle reti trofiche, all’effetto tampone dell’inquinamento antropico ed al contrasto dei cambiamenti climatici.
Il valore delle aree umide è costituito dal fatto che sono i pozzi di assorbimento di carbonio più efficaci sulla Terra, oltre ad assorbire le piogge in eccesso.
Importanti documenti prodotti dal mondo scientifico evidenziano una crisi globale per gli ambienti umidi. Si ricava una  perdita di zone umide e una trasformazione di tali habitat dall’elevato numero di specie attualmente minacciate (pesci, anfibi, invertebrati, uccelli) in proporzione superiore a quello degli habitat terreni, legati a sviluppo urbano,  agricoltura intensiva, inquinamento, modificazioni del regime idrogeologico, introduzione di specie invasive che agiscono in sinergia e su scale diverse causando effetti assai rilevanti sugli ecosistemi.

Con l’occasione, la nostra Associazione organizza una visita guidata nella Riserva Naturale della Cervelletta, zona umida del comprensorio della Valle dell’Aniene, di grande importanza per la  ricchezza di biodiversità che racchiude.
Conoscere il proprio territorio diventa estremamente significativo per  potere cogliere l’occasione per una sempre più ampia sensibilizzazione e coinvolgimento sul valore di quest’area, la sua caratterizzazione e unicità.

Prenotazioni su visite@cervelletta.it

Vi invitiamo a partecipare numerosi!

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Un luogo che amiamo

La Riserva Naturale della Cervelletta è considerata tra le aree umide maggiormente significative per la sua biodiversità, un luogo fondamentale dove possiamo osservare la presenza di specie animali e vegetali, che hanno un ruolo chiave nel mantenimento dell’equilibrio degli ecosistemi.
Attualmente sono numerosi gli indicatori disponibili in letteratura per la valutazione della salubrità ambientale, che permettono di descrivere e valutare la realtà specifica e circoscritta della Cervelletta, compito che spetta prevalentemente alla ricerca scientifica e agli Enti preposti.
Con le visite guidate organizzate dalla nostra Associazione (che riprenderanno in occasione della Giornata Mondiale delle zone umide ed in particolare, con continuità, con l’approcciarsi della stagione primaverile), l’intento è semplicemente quello di richiamare all’attenzione del visitatore il valore di questa Riserva Naturale da tutelare e salvaguardare per la presenza di numerose specie animali e vegetali, per la sua storia antica e il Casale, per il significato sociale che la “Cervelletta di Mimmo” ha assunto nel corso del tempo.
A pochi passi dai centri abitati di Colli Aniene e Tor Sapienza, possiamo scoprire un mondo che riconduce l’anima e lo spirito alla bellezza, alla vera essenza di ciò che siamo. Imparare a riconoscere le creature che abitano questo luogo per farle più nostre, apprezzare i colori della natura nelle diverse stagioni, ascoltare i suoni, sono un dono prezioso per il nostro benessere psico-fisico. Un luogo che amiamo è come una persona, identificabile da quel profumo del cielo, da quella asperità del terreno, da quelle sorprese particolari: un ambiente che stabilisce una relazione reciproca che abbiamo a cuore.

Possiamo osservare i fondali d’acqua dove si muove il granchio, creatura della notte che segue la luna: un crostaceo che si ciba di ogni sorta di animale vivo o morto, come piccoli pesci, insetti e loro larve, lombrichi e chiocciole oltre a materiale vegetale come alghe e muschi.

Possiamo scoprire il martin pescatore mentre scruta lo specchio d’acqua, pronto a tuffarsi per catturare un pesce o riconoscere il pendolino, che costruisce il suo nido a forma di fiaschetta sulle sponde dei corsi d’acqua,

oppure la tartaruga palustre, semisommersa con la testa fuori dall’acqua.

Tra i mammiferi sono presenti tra gli altri l’istrice, la nutria, la talpa romana, il moscardino, la volpe: non sempre abbiamo la fortuna di intravederli, ma sappiamo che ci sono e fanno parte della nostra riserva.

Preservare questo luogo comporta il rispetto di alcune semplici regole: non abbandonare rifiuti, non accendere fuochi, non cogliere fiori o piante, rispettare gli animali, camminare lungo i sentieri, osservare i divieti.
Amare questo luogo assume un significato che va oltre la buona educazione: abbracciare scelte sostenibili ci impegna al mantenimento di un sistema che collega gli uni agli altri verso obiettivi comuni, crea una forza che va cullata, esercitata e coltivata, per mantenerla viva dentro di noi.

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Organizzazione di volontariato, ai sensi degli artt. 32 e segg. del Decreto Legislativo n. 117 del 2017 (Codice del Terzo Settore), per il perseguimento senza scopo di lucro di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.