Tesseramento 2025 a Uniti per la Cervelletta OdV

Stiamo lavorando per la salvaguardia e la tutela della Cervelletta ed in particolar modo per sollecitare le istituzioni competenti a completare il restauro e permettere la riapertura al pubblico del Casale che, con la sua Torre del XII sec., costituisce un patrimonio importante per i territori limitrofi e per tutta la città. Il nostro impegno e il coinvolgimento di cittadine/i è stato fondamentale per richiamare l’attenzione delle istituzioni ed ottenere la parziale messa in sicurezza della Torre. Tuttavia resta ancora molto da fare per giungere al riuso pubblico di un bene di notevole importanza storica e naturalistica quale è il Casale della Cervelletta e questo sarà possibile soltanto con una significativa adesione di tutti i cittadini a partire dagli abitanti di Colli Aniene e Tor Sapienza.
Il costo della tessera è di €10,00

COME ISCRIVERSI

  • Scaricare il MODULO DI ISCRIZIONE e rinviarlo compilato e firmato alla mail: visite@cervelletta.it
  • Pagare la quota sociale di €10,00 con bonifico bancario
    Beneficiario: Associazione “Uniti per la Cervelletta OdV”,
    IBAN: IT20D 03069 09606 100000402359
    Causale: Nome e Cognome – Quota sociale 2025
  • Consegnare il modulo di iscrizione compilato e pagare la Quota Sociale in occasione dell’Assemblea dei Soci calendarizzata per
    Domenica 9 Marzo alle ore 10:00 presso V Zona in Via Mozart, 7.

Per il rinnovo non occorre inviare i propri dati all’Associazione.

Per Info telefonare alla Segreteria: Daniela 339 1564562

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La Giornata Mondiale delle Zone Umide

Il 2 febbraio si celebra la Giornata Mondiale delle Zone Umide nel 54° Anniversario della ratifica della Convenzione di RAMSAR (Iran) da parte di 168 nazioni che ha sancito la tutela a livello globale delle zone umide quali habitat rilevanti per la conservazione della biodiversità. Per area umida si intende: “le paludi e gli acquitrini, le torbiere, i bacini, naturali o artificiali, permanenti o temporanei, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra, o salata, ivi comprese le distese di acqua marina la cui profondità, durante la bassa marea, non supera i sei metri”.

Lo slogan del 2025 è “Proteggere le zone umide per il nostro futuro comune – Valorizzare, proteggere, ispirare” in relazione al ruolo di mantenimento degli equilibri ecologici e delle reti trofiche, all’effetto tampone dell’inquinamento antropico ed al contrasto dei cambiamenti climatici.
Il valore delle aree umide è costituito dal fatto che sono i pozzi di assorbimento di carbonio più efficaci sulla Terra, oltre ad assorbire le piogge in eccesso.
Importanti documenti prodotti dal mondo scientifico evidenziano una crisi globale per gli ambienti umidi. Si ricava una  perdita di zone umide e una trasformazione di tali habitat dall’elevato numero di specie attualmente minacciate (pesci, anfibi, invertebrati, uccelli) in proporzione superiore a quello degli habitat terreni, legati a sviluppo urbano,  agricoltura intensiva, inquinamento, modificazioni del regime idrogeologico, introduzione di specie invasive che agiscono in sinergia e su scale diverse causando effetti assai rilevanti sugli ecosistemi.

Con l’occasione, la nostra Associazione organizza una visita guidata nella Riserva Naturale della Cervelletta, zona umida del comprensorio della Valle dell’Aniene, di grande importanza per la  ricchezza di biodiversità che racchiude.
Conoscere il proprio territorio diventa estremamente significativo per  potere cogliere l’occasione per una sempre più ampia sensibilizzazione e coinvolgimento sul valore di quest’area, la sua caratterizzazione e unicità.

Prenotazioni su visite@cervelletta.it

Vi invitiamo a partecipare numerosi!

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Un luogo che amiamo

La Riserva Naturale della Cervelletta è considerata tra le aree umide maggiormente significative per la sua biodiversità, un luogo fondamentale dove possiamo osservare la presenza di specie animali e vegetali, che hanno un ruolo chiave nel mantenimento dell’equilibrio degli ecosistemi.
Attualmente sono numerosi gli indicatori disponibili in letteratura per la valutazione della salubrità ambientale, che permettono di descrivere e valutare la realtà specifica e circoscritta della Cervelletta, compito che spetta prevalentemente alla ricerca scientifica e agli Enti preposti.
Con le visite guidate organizzate dalla nostra Associazione (che riprenderanno in occasione della Giornata Mondiale delle zone umide ed in particolare, con continuità, con l’approcciarsi della stagione primaverile), l’intento è semplicemente quello di richiamare all’attenzione del visitatore il valore di questa Riserva Naturale da tutelare e salvaguardare per la presenza di numerose specie animali e vegetali, per la sua storia antica e il Casale, per il significato sociale che la “Cervelletta di Mimmo” ha assunto nel corso del tempo.
A pochi passi dai centri abitati di Colli Aniene e Tor Sapienza, possiamo scoprire un mondo che riconduce l’anima e lo spirito alla bellezza, alla vera essenza di ciò che siamo. Imparare a riconoscere le creature che abitano questo luogo per farle più nostre, apprezzare i colori della natura nelle diverse stagioni, ascoltare i suoni, sono un dono prezioso per il nostro benessere psico-fisico. Un luogo che amiamo è come una persona, identificabile da quel profumo del cielo, da quella asperità del terreno, da quelle sorprese particolari: un ambiente che stabilisce una relazione reciproca che abbiamo a cuore.

Possiamo osservare i fondali d’acqua dove si muove il granchio, creatura della notte che segue la luna: un crostaceo che si ciba di ogni sorta di animale vivo o morto, come piccoli pesci, insetti e loro larve, lombrichi e chiocciole oltre a materiale vegetale come alghe e muschi.

Possiamo scoprire il martin pescatore mentre scruta lo specchio d’acqua, pronto a tuffarsi per catturare un pesce o riconoscere il pendolino, che costruisce il suo nido a forma di fiaschetta sulle sponde dei corsi d’acqua,

oppure la tartaruga palustre, semisommersa con la testa fuori dall’acqua.

Tra i mammiferi sono presenti tra gli altri l’istrice, la nutria, la talpa romana, il moscardino, la volpe: non sempre abbiamo la fortuna di intravederli, ma sappiamo che ci sono e fanno parte della nostra riserva.

Preservare questo luogo comporta il rispetto di alcune semplici regole: non abbandonare rifiuti, non accendere fuochi, non cogliere fiori o piante, rispettare gli animali, camminare lungo i sentieri, osservare i divieti.
Amare questo luogo assume un significato che va oltre la buona educazione: abbracciare scelte sostenibili ci impegna al mantenimento di un sistema che collega gli uni agli altri verso obiettivi comuni, crea una forza che va cullata, esercitata e coltivata, per mantenerla viva dentro di noi.

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I dormiglioni della Cervelletta

Come è noto, durante l’inverno gli animali vanno in letargo per non morire di freddo e perché non troverebbero molto cibo. Il letargo dura normalmente da metà novembre a marzo, con grande variabilità da specie a specie.
Possono andare in letargo solo animali così detti “a sangue caldo” (in gergo endotermi oppure omeotermi), capaci di regolare per via metabolica la loro temperatura corporea. Sono omeotermi gli uccelli e i mammiferi. Fra questi, sono i mammiferi i veri specialisti del letargo. Gli uccelli, invece, nel periodo invernale rallentano gli spostamenti quotidiani o migrano verso aree con clima più mite.
Gli “animali a sangue freddo” (ectotermi oppure eterotermi) come anfibi, rettili, pesci e invertebrati, incapaci di autoregolare la temperatura corporea rispetto all’ambiente, possono adottare strategie di ibernazione e di temporanea quiescenza per superare periodi di stress da freddo ma con modalità diverse dal letargo.
La Riserva Naturale della Cervelletta anche in questa stagione racconta la sua storia e ci offre l’occasione per una salutare passeggiata all’aria aperta, con grande beneficio per il fisico e la mente, per uscire dal “letargo” delle nostre case, proprio a differenza dei tanti animali che vi si rintanano in attesa della primavera.
Ma chi sono i dormiglioni della Cervelletta e come si comportano? Vediamone alcuni.

La chiocciola (più comunemente chiamata lumaca) con l’arrivo dei primi freddi si nasconde in luoghi riparati e lì si addormenta. Ma soprattutto chiude “la porta di casa” creando una membrana di chiusura (chiamata epifragma) costituita da muco, carbonato di calcio e fosforo, gli stessi elementi che compongono la sua conchiglia.

Il riccio, unico insettivoro ad andare in letargo, imbottisce un nido di erba e foglie secche e vi si rintana appallottolandosi per sei settimane consecutive. Nei mesi antecedenti il letargo, il riccio si nutre di alimenti altamente proteici per accumulare energia che smaltisce durante il sonno.

Per i pipistrelli il letargo rappresenta un’attività collettiva, in cui si formano colonie dove si addormentano tutti insieme. I pipistrelli rallentano le attività corporee per consumare minor energia accumulata sotto forma di grasso durante l’estate, e si svegliano a intervalli regolari soltanto per bere. Hanno anche un comportamento riproduttivo particolare, visto che tra settembre e novembre si accoppiano e dal quel momento, fino alla fine del letargo, le femmine trattengono lo sperma all’interno dell’utero. Solo al risveglio primaverile avrà inizio l’ovulazione e la vera fecondazione.

Istrici, serpenti, lucertole, topi, coccinelle, rane, rospi, pesci … adottano strategie differenti affinate in milioni di anni di evoluzione, perfettamente adattata all’ambiente in cui vivono. Il letargo o altre forme di ibernazione non sono certamente come schiacciare un pisolino ma rappresentano l’unica possibilità che hanno per continuare a sopravvivere.
E l’uomo? Il letargo umano è un’opzione reale: non abbiamo più questa capacità come altri animali per motivi evolutivi, ma secondo gli scienziati abbiamo ancora un antico gene (“sopito”) come dimostra una ricerca del 2020, guidata dalla Democritus University of Thrace (Grecia) sugli antenati dell’Homo Sapiens e Neanderthal.

Chissà, forse un giorno quel gene potrebbe essere riattivato, permettendo al Sapiens Sapiens di andare in letargo, in una sorta di “ibernazione naturale”, evitando almeno per un po’ di fare danni alla natura!

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Natale alla Cervelletta

È arrivato il freddo invernale che punge e invita a stare al caldo delle nostre case ma, se ben coperti, anche con questo tempo il bosco ha il suo fascino e merita una passeggiata nel silenzio che fa ritrovare noi stessi. Tuttavia non sarà facile, d’ora in poi, percorrendo i sentieri, ascoltando il canto degli uccelli, il fruscìo delle foglie, i rumori e perfino i silenzi, non avere un pensiero per il nostro caro Mimmo che ha lasciato un vuoto immenso nei nostri cuori.
Anche se oggi siamo più tristi, il suo spirito ci infonde una nuova forza ad andare avanti con determinazione, raccogliendo il testimone di ciò che è stato il suo impegno per più di quarant’anni.

Si avvicina il Natale con l’attuale “frenesia dei regali che toglie spazio allo stupore” come dice il Papa. Una festività sempre più lontana dalla sobrietà di un tempo.
Se i bambini scrivevano letterine colme di promesse oggi ci si affida all’I.A. (Intelligenza Artificiale) che, ad esempio, in pochissimo tempo può calcolare quante persone sono transitate nel Parco negli ultimi dieci anni; quanti cittadini di Colli Aniene e Tor Sapienza, scolaresche e appassionati del Cinema America sollecitano le istituzioni competenti affinché il Casale della Cervelletta non resti nell’abbandono e sia restituito all’uso pubblico.
Quante “letterine” e quante firme raccolte sono idealmente sotto ogni singolo albero di questa Riserva Naturale?
La comunità dei cittadini e delle cittadine non si aspetta regali, ma ciò che è dovuto per l’impegno dimostrato in tanti anni, volto alla salvaguardia e alla tutela del Parco e del Casale. Un Casale che non sopporta più di essere abbandonato ma chiede di diventare centro di cultura, di partecipazione, bene comune che vuole raccontare la sua storia antica e presente, per essere tramandata e arricchita da chi vanta con orgoglio un diritto di appartenenza, una responsabilità verso chi è venuto a mancare o ancora dovrà nascere.
Caro Babbo Natale, il filo conduttore è stato ripreso con le istituzioni, con tante parole, promesse, speranze. Parole, promesse e speranze rinnovate in occasione dell’ultimo saluto a Mimmo, custode spirituale di questo luogo bellissimo che è la Cervelletta.


Non dimenticare dunque tutto questo affinché il nostro coro a più voci risuoni alle giuste orecchie. Il tempo stringe, vedi quello che puoi fare!

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Organizzazione di volontariato, ai sensi degli artt. 32 e segg. del Decreto Legislativo n. 117 del 2017 (Codice del Terzo Settore), per il perseguimento senza scopo di lucro di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.